Home arrow Briciole per l'anima
 
Home
Parrocchia
Contatti
Orario Sante Messe
Momenti di preghiera
Confessioni
Calendario mensile
Calendario pastorale
Appuntamenti e avvisi
Comunicazioni del parroco
Oggi in parrocchia
Documenti
Foto vita parrocchiale
Sguardi di bellezza
Arte e storia
Volti di ieri e di oggi
Giubileo Modigliana
Le nostre valli
Comunità e luoghi religiosi
Città di Modigliana
Passi nello spirito
Idee e riflessioni
Sottolineature
Briciole per l'anima
Video per riflettere
L'angolo del sorriso
Avvisi dalla diocesi
APPARTAMENTO STORICO DEL VESCOVADO
_____MU.VE_____ MUSEO DI ARTE MODERNA
Comitato di amicizia
 
Briciole per l'anima
BRICIOLA 8-5-2020
08/05/2020
di DON MASSIMO. DIALOGHIAMO: QUALE RAPPORTO CON NOI STESSI?
Le situazioni di questo periodo, dicono molti osservatori, hanno messo in risato aspetti dell' umano, che avevamo dimenticato o non volEvamo considerare: quali la nostra vulnerabilità, impotenza, fragilità, mortalità. Temi difficili da affrontare, ma preziosi per riflettere sul senso dell' umano e sul grande mistero della vita, come ci è stata donata da Dio. Offro uno spunto di interpretazione da V. Andreoli. "Sento forte il desiderio di svelare la mia fragilità, di mostrarla a tutti coloro che incontro, che mi vedono, come fosse la mia principale identificazione di uomo, di uomo in questo mondo. Un tempo mi insegnavano a nascondere le debolezze, a non fare emergere i difetti, che avrebbero impedito di far risaltare i pregi e di farmi stimare. Adesso voglio parlare della mia fragilità, non mascherarla, convinto che sia una forza che mi aiuta a vivere" ( L’ uomo di vetro, incipit). “La fragilità descrive semplicemente l’uomo che ha bisogno dell’altro e così, la fragilità dell’uno insieme a quella dell’altro o degli altri è la condizione necessaria per  vivere… attraverso quel legame diventa più facile vivere. Moltitudine di fragilità singole che unite porterebbero all’espressione più alta della vita umana, sia pure sempre nella fragilità “(Beato solitudine).

 

 
BRICIOLA 7-5-2020
07/05/2020
di DON MASSIMO. DIALOGHIAMO: QUALE RAPPORTO CON DIO?
Questo periodo ha messo in luce il grande valore che è la preghiera contemplativa. E’ l’atto di chi, con animo credente, si mette davanti a Dio come a un amico e inizia a dialogare e a lasciarsi coinvolgere da quel Tu infinito, assoluto, eterno. Il nostro mondo era pieno di troppa fretta e distrazioni e invece ora il silenzio, un positivo ‘non far niente’ , la memoria riflessiva profonda, ha favorito l’atto contemplativo e ci ha aiutato a scoprire un Dio più vero e vivo. La luce che ne deriva porta anche significato e risposte alla vita che si scontra con la morte. Nella contemplazione io vedo e preparo l’oggi in vista dell’ Aldilà che già intravedo nella fede.  Oltre la religione ci sono anche molte psicologie positive moderne che attestano il valore di questa attitudine. Dovremmo ritagliarci spazi e possibilità per continuare questa forma di preghiera.   
 
BRICIOLA 6-5-2020
06/05/2020
di DON MASSIMO. DIALOGHIAMO: QUALE VITA IN FAMIGLIA?
Riporto una riflessione di papa Francesco: «Dobbiamo ritrovare la concretezza delle piccole cose, delle piccole attenzioni da avere verso chi ci sta vicino, famigliari, amici. Capire che nelle piccole cose c’è il nostro tesoro. Ci sono gesti minimi, che a volte si perdono nell’anonimato della quotidianità, gesti di tenerezza, di affetto, di compassione, che tuttavia sono decisivi, importanti. Ad esempio, un piatto caldo, una carezza, un abbraccio, una telefonata… Sono gesti familiari di attenzione ai dettagli di ogni giorno che fanno sì che la vita abbia senso e che vi sia comunione e comunicazione fra noi» Si accettano contributi
 
BRICIOLA 5-5-2020
05/05/2020
di DON MASSIMO. DIALOGHIAMO: QUALE ECONOMIA?
Il tema economico è al centro dei 'cambiamenti' imposti dal coronavirus. Un'occasione per reimpostarla? Propongo la riflessione di un docente della Università Cattolica, Emanuele Parsi. "Spero in un Rinascimento, (e non una Restaurazione) che scommette sulla capacità di costruire un’interdipendenza più solida perché fondata sulla protezione del suo fattore più vulnerabile: quello umano. Molto dipenderà dalla nostra capacità di cogliere l’opportunità offerta dalla pandemia per aggredire gli aspetti strutturali dell’assetto politico ed economico che devono essere modificati: come è accaduto dopo la Grande depressione degli anni Trenta, dopo la Seconda guerra mondiale e dopo la crisi degli anni Settanta (in quest’ultimo caso nella direzione opposta alle due precedenti). L’ipotesi è che proprio la magnitudine con cui la pandemia sta colpendo gli Stati Uniti provochi non solo un decisivo ricambio della leadership (a novembre) ma un vero e proprio riorientamento delle politiche e dei principi che le ispirano: in una direzione più progressista, inclusiva e solidale. Paradossalmente, la dissipazione del potere americano sarebbe limitata dalla capacità di formulare un “New Deal per il XXI secolo”, in grado di suscitare la convergenza delle democrazie occidentali e l’uscita dal paradigma neoliberale. Questa sarebbe la sola via per riconciliare politica ed economia, democrazia e mercato, libertà e solidarietà così da rendere le nostre società più eque e quindi più solide, proteggendole da futuri shock esterni e da eventuali disordini sociali di vasta portata. Di fatto, sarebbe il solo scenario compatibile con la rivitalizzazione delle democrazie e con una radicale trasformazione della Ue più in linea con lo spirito dei Padri fondatori, ovvero quello di un innovativo e maestoso progetto innanzitutto politico." Si accettano contributi vostri.
 
BRICIOLA 4-5-2020
04/05/2020
di DON MASSIMO. DIALOGHIAMO: IL RAPPORTO COL CREATO
Il 22 aprile si è celebrata la ‘ 50^ Giornata della Terra’ e papa Francesco ha definito questo particolare momento: ‘ un’occasione per rinnovare l’ impegno ad amare la nostra casa comune e a prenderci cura , in essa, dei membri più fragili. Soltanto insieme e facendoci carico dei più deboli possiamo vincere le sfide globali’. La terra è ancora amica dell’ uomo? Crediamo di si:lo dimostrano i tanti ‘orti’ che la gente si è messa a fare in casa o nel giardino; lo dimostrano gli animaletti che ci hanno fatto compagnia in casa o sono stati pretesto per uscire un po’ fuori… E che dire delle meravigliose giornate primaverili che ci hanno allietato i giorni e la pregheiera in questo periodo? La natura però ci chiama a responsabilità, ci scuote nella coscienza, forse ci metterà ancora alla prova (siccità?) perché essa è ferita dai nostri modelli di vita che definiamo ‘di struttamento’ o dell’ ‘usa e getta’. Modelli da rivedere e come?  Cosa stiamo imparando in questo periodo circa il rapporto da avere con la natura? Si accettano contributi costruttivi e propostivi.

 

 
BRICIOLA 3-5-2020
03/05/2020
di DON MASSIMO. DIALOGHIAMO: RIFLETTERE ORA
Il Dio di Gesu Cristo, il Dio del Risorto, il Dio dello Spirito Consolatore è sempre un Dio storico e mai fermo nel passato. Egli abita la storia e il nostro tempo e ci parla. Cosa ci dice in questo periodo? Abitare il tempo del COVID 19 è anche il lasciarsi interrogare nella nostra mente e fare dei ragionamenti. Cosi chiederò a voi, nei prossimi giorni, di condividere riflessioni su alcuni temi, uno alla volta: il rapporto con la natura,  il rapporto con l'economia, il rapporto con noi stessi, il rapporto familiare, il rapporto con gli altri, il rapporto con Dio. Cosa ci porta a scoprire questo tempo così particolare e nuovo? Scrivi qui sotto le tue riflessioni con spirito propositivo e non polemico. Potrebbe essere la voce dello Spirito per noi. 
 
BRICIOLA 2-5-2020
02/05/2020
di DON MASSIMO. DOVE SEI DIO? 
Torno alla domanda dei giorni scorsi, che poi è una domanda che dovremmo farci sempre. Non è la domanda del dubbioso o dell'ateo, ma del cercatore, del pellegrino, dell'innamorato che più volte abbiamo definito essere la vera figura del credente. La visione teocentrica della vita e di un nuovo umanesimo, ci porta a cercare Dio presente e operante nella vita dell'uomo, accanto a lui e desideroso della sua liberazione e salvezza. 'Dove sei Dio? ' è quindi una domanda permanente che ci deve coinvolgere. Una prima constatazione è questa: Dio ci chiede di 'stare' qui e ora e di cogliere la domanda di vita piena. Non vogliamo solo sopravvivere o vivere in mondi paralleli (virtuali o solo spirituali). Abitiamo totalmente il tempo del coronavirus.
 
BRICIOLA 30-4-2020
30/04/2020
di mons. GUALTIERO BASSETTI. VERA CRISI E'...

Quella che oggi stiamo vivendo è certamente un’ora di crisi; “crisi” nel senso profondo della parola, dal greco “giudizio”: un’occasione cioè per operare un giudizio sulla realtà e sulla nostra vita, e per compiere delle scelte. È anche un’ora “apocalittica”, ma nel senso biblico del termine: non cioè “distruzione”, ma “rivelazione”. In quest’ora della storia, il Signore ci rivela per quel che veramente siamo, per quello in cui realmente crediamo. Mi auguro che questa “crisi” e questa “apocalisse” si trasformino in un’opportunità che ci aiuti a confidare meno nelle nostre forze, ad abbandonarci all’aiuto che viene dal Signore, e ad essere più solidali gli uni verso gli altri. Spero che ne nasca quella compassione universale radicata nella Misericordia di Dio che ci renda più umani, nella convinzione che l’ultima parola della vita non è né la sofferenza, né il dolore, né la morte, ma l’amore, la bontà e la Resurrezione.

 
BRICIOLA 29-4-2020
29/04/2020
di mons. GUALTIERO BASSETTI. DOVE SEI? /2

Di riflesso, alla luce di questa domanda sull’uomo, nasce una nuova domanda su Dio. Non tanto quella già ricordata: «Dov’è Dio?». Ma piuttosto: chi è Dio? In quale Dio crediamo, prima ancora di chiederci dove egli sia? Di chi stiamo parlando? Di Dio o del vitello d’oro?

Nel cammino nel deserto, la grande tentazione di Israele è infatti quella di costruirsi un dio su misura, il vitello d’oro (cf. Es 32). Non si tratta di un altro Dio, ma di quello stesso Yhwh che ci ha fatti uscire dall’Egitto, che però adesso vogliamo raffigurarci come a noi pare meglio. Con l’oro, appunto. Qualcosa che ci siamo acquistati, per cui abbiamo sudato. Un dio-idolo a nostro uso e consumo, che risponda alle nostre esigenze. Ebbene, quel dio non esiste, ce lo siamo appunto creati. E lo accusiamo poi di aver mandato la pandemia.

Non dimentichiamo che il cammino dell’esodo culmina nelle dieci parole ricevute al Sinai (cf. Es 20,1-17); e la prima di queste parole non ci dice tanto dov’è Dio, quanto piuttosto chi Egli sia: «Io sono il Signore tuo Dio che ha fatto uscire te dalla terra d’Egitto, dalla casa delle schiavitù. Non avrai dèi stranieri davanti al mio volto» (Es20,1-2). Il Dio biblico è un Dio che libera e che salva, che non tollera il male. È un Dio che scommette sulla libertà dell’essere umano e che vuole che sia l’umanità stessa a realizzare il suo progetto nel mondo.

 
BRICIOLA 28-4-2020
28/04/2020
di mons. GUALTIERO BASSETTI. DOVE SEI? / 1  

Dio, dove sei?

In queste settimane di pandemia, si ha l’impressione che nel mondo globalizzato la religione sia rimasta al margine: ho sentito con le mie orecchie questa obiezione, alla quale dovremo dare risposte convincenti. Ma continuiamo la nostra riflessione.

Dio, dove sei? La risposta a questa domanda rischia di essere terribile; del resto l’aveva già anticipata Nietzsche: Dio è morto, e noi l’abbiamo ucciso.

La Bibbia rovescia una tale domanda: «Dove sei?» è piuttosto ciò che Dio chiede all’uomo nel giardino (cf. Gen 3,9). La vera domanda che la Bibbia ci propone è così quella sulla nostra identità. Chi siamo noi? La risposta dell’uomo alla domanda di Dio è tragica: «Ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto» (Gen 3,10). L’essere umano si scopre improvvisamente fragile, debole, impotente. Sperimenta che, nel momento in cui ha preteso di porsi lui stesso come “dio” («Sarete come Dio», cf. Gen 3,5), tutto crolla: crolla il rapporto con l’altro (ed ecco le foglie di fico per nascondersi), si rompe il rapporto con la terra («spine e cardi produrrà per te»), si apre il cerchio della violenza, e il fratello uccide il fratello (Gen 4); la terra si corrompe e viene sommersa dal diluvio.

«Ho avuto paura». L’essere umano inizia a concepire Dio come un giudice terribile, pronto a punire la minima trasgressione; non lo coglie più come quella presenza amica che passeggia nel giardino alla brezza del giorno (Gen 3,8). «Dove sei?». Che ne è, uomo, di te? Che ne è del tuo delirio di onnipotenza e della tua illusione di poter realizzare tutto con le tue sole forze?

 
<< Inizio < Pros. 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Prec. > Fine >>

Risultati 111 - 120 di 888
 
AGESCI
ANSPI
Azione Cattolica
Oratorio ACR
Catechisti, educatori...
Catechismo Sacramenti
Cammini di fede giovani
Incontri adulti e genitori
Gruppi caritativi
Pietre Vive Modigliana
Ministeri
Ultimi contenuti

Abbiamo 2 visitatori online
 
Sito realizzato con Joomla! - Copyright 2024 Parrocchia di Modigliana